Post originale di Varg Vikernes
Probabilmente molti di voi conoscono la fiaba La Principessa sul Pisello (tagliato e incollato dalla pagina di Wikipedia dedicata a La Principessa sul Pisello): “La storia racconta di un principe che vuole sposare una principessa, ma che ha difficoltà nel trovare una moglie adatta. C’è sempre qualcosa di sbagliato in quelle che conosce, e non può essere certo che siano vere principesse. In una notte tempestosa (nelle storie di Andersen sempre foriera di una situazione in cui la vita è in pericolo o dell’opportunità che si verifichi un incontro romantico), una giovane donna bagnata fradicia cerca riparo nel castello del principe. Afferma di essere una principessa, quindi la madre del principe decide di mettere alla prova il loro inatteso ospite mettendo un pisello nel letto che le viene offerto per la notte, coperto da 20 materassi e da 20 piumini. Al mattino l’ospite racconta ai padroni di casa – in un discorso colorato con doppi sensi – che ha sopportato una notte senza sonno, tenuta sveglia da qualcosa di duro nel letto; qualcosa che certamente la ha indolenzita. Il principe gioisce. Solo una vera principessa avrebbe avuto la sensibilità per sentire un pisello attraverso una tale quantità di coperte.”
Ricordare oggi questa fiaba mi ha fatto pensare…si: all’autismo.
Oggi normalmente viene data una diagnosi di autismo alle persone con certi tratti caratteriali, come una intelligenza eterogenea, una ipersensibilità (ai rumori, a certi tessuti, ai cambiamenti nella routine ecc.), interessi speciali, una tendenza a pensare per immagini invece che per mezzo delle parole, una speciale abilità nel concentrarsi e nel notare dettagli dove altri non lo fanno, uno speciale interesse nelle collezioni e/o altri tratti.
Normalmente si distingue tra autistici “ad alto funzionamento” (spesso semplicemente chiamati “Aspergers”) e autistici “a basso funzionamento”, e questi ultimi sono solitamente ciò a cui le persone normali pensano quando sentono parlare dell’autismo. Parlerò del primo caso qui, perché sono molto interessanti da una prospettiva storica e non c’è nulla di sbagliato in loro – a meno che ovviamente non abbiano anche alcuni problemi che non sono legati in alcun modo con il loro autismo, così com’è li hanno molti esseri umani non-autistici.
Gli Aspergers sono spesso individui con cui per molti è un po’ difficile relazionarsi socialmente, ma possiedono alcune abilità che i normali esseri umani semplicemente non hanno, e si pensa per questo motivo che siano stati estremamente sovrarappresentati in tutti i tipi di lavoro dove la combinazione di intelligenza estremamente alta, eccezionale senso per i dettagli, completo disinteresse per ciò che le altre persone pensano di loro, una estrema abilità di concentrazione e una memoria eccezionalmente buona sono stati fattori importanti. I ricercatori sull’autismo hanno scherzosamente detto che probabilmente ogni singola grande figura storica nella storia dell’uomo era un Asperger: capi politici, inventori, generali, compositori, scienziati e così via. Solo gli Aspergers possiedono le eccezionali abilità necessarie per tutto ciò, affermano (e io concordo).
Asperger è oggi una “diagnosi”, e questo è ovviamente molto strano, perché Asperger significa solamente che sei differente, che la tua mente funziona in modo differente. Non c’è nulla di sbagliato con gli Aspergers! Funzionano semplicemente in modo diverso.
Mia moglie (Asperger) ha ipotizzato su atala.fr che le caratteristiche di un Asperger potrebbero benissimo essere caratteristiche ereditate dai nostri antenati Neanderthal. Quando i nostri antenati si ibridarono con l’Homo sapiens il cranio cambiò un po’, ovviamente col passare del tempo, e a causa di ciò cambiò anche la mente, e l’uomo Europeo divenne più stupido e anche meno felice. Così infelice che cominciò a fare ogni sorta di cosa pur di alleviare la sua situazione; creò l’arte perché non era più in grado di vedere la bellezza (e i dettagli) della natura in sé, e creò la civiltà e una nuova tecnologia, perché non poteva più sopportare la vita così com’era e cercava di renderla migliore.
Anche gli Aspergers soffrono di questa vertigine metafisica, e oso affermare; in particolare gli Aspergers soffrono di questa vertigine metafisica, perché vedono e comprendono molto di più lo stato originario e naturale delle cose rispetto alle persone normali, e probabilmente tutte le innovazione e tecnologie furono ideate dagli Aspergers.
Le persone normali assomigliano più all’homo sapiens…non sono molto inventive, non sono molto artistiche, non sono ottimi capi, non tendono a pianificare in anticipo, necessitano disperatamente di avere degli amici, solitamente si preoccupano moltissimo di ciò che le altre persone pensano su di loro e non vogliono essere diversi, ecc. E non sono nemmeno molto intelligenti.
Va bene, Asperger è una “diagnosi”, e ce l’hai o non ce l’hai, ma le caratteristiche che identificano un Asperger sono molte, e non devi averle tutte, o tutte quante ad un tale grado da far sì che ti venga data la “diagnosi” Asperger se venissi esaminato a riguardo, per poter dire di avere una mente Europea. In Europa possiamo addirittura vedere intere tribù con un modo di pensare molto simile a quello degli Aspergers. L’esempio più scontato è ovviamente la Finlandia, ma anche gli Scandinavi sul piano collettivo hanno un comportamento molto simile a quello degli Aspergers. Hanno ad esempio una più o meno seria necessità di intossicarsi con l’alcool per poter essere in grado di comunicare tra loro ad un livello “moderno” (…), e giudicano una settimana o due da soli in una capanna di tronchi nel bel mezzo del nulla come la miglior vacanza che ci possa essere – lontano da tutti gli altri, e meno elettricità e acqua corrente ci sono meglio è!
E perché no? Pensi che i nostri antenati nomadi fossero così tanto socievoli? Pensi che l’Europa fosse così affollata che ovunque si voltassero si sarebbero urtati con qualcuno? No! Erano molto soli, in piccoli gruppi (famiglie), e parlavano ad altri solo ogni tanto, quando li incontravano, più comunemente, in luoghi d’incontro prestabiliti (per scambiare notizie e non ultimo allo scopo di trovare spose per i loro figli). Le società ultra-sociali e fortemente non-Europee in cui viviamo oggi sono molto aliene alla nostra natura Europea! Non c’è da meravigliarsi se necessitiamo di intossicarci per “funzionare” in accordo con le moderne regole sociali!
Ora, queste “tribù Asperger” lassù nell’Europa Settentrionale risultano anche essere le tribù più pure razzialmente dell’Europa, quelle con più caratteristiche Neanderthal. Quindi perché non dovrebbero avere anche la più alta percentuale di “sintomi” Asperger (Neanderthal)?
L’Europa successiva alla infezione homo sapiens era una società cambiata, ma i più o meno ibridati Europei erano sicuramente in grado di riconoscere ancora quelle buone vecchie caratteristiche mentali Europee, e questo ci riporta a La Principessa sul Pisello. Per preservare e addirittura coltivare queste qualità Europee crearono un sistema per trovarle; e questo spiega l’arrivo della religione Europea, cresciuta dal Culto dell’Orso dei Neanderthal. In La Principessa sul Pisello vediamo che volevano scoprire se lei era ipersensibile; se poteva sentire il pisello sotto quei 20 materassi e quei 20 piumini. Quando poteva avvertire il pisello, non riuscendo nemmeno a dormire a causa di esso, sapevano che era per certo una vera Europea, e non semplicemente Europea nell’aspetto – per cui il principe voleva sposarla! Vedi: le caratteristiche Neanderthal vengono trasmesse di genitori in figli…
La maggior parte degli Europei che hanno un aspetto Europeo sono anche maggiormente Europei nella mente piuttosto che Africani, nonostante non sono e probabilmente non verrebbero diagnosticati come “Aspergers”, ma molti “Europei” per davvero non sono mentalmente Europei.
Proprio come ci assicuriamo che i migliori tra noi in bellezza/salute, forza fisica, abilità creative, intelligenza, onestà, coraggio e così via sopravvivano, dobbiamo assicurarci di coltivare anche il modo Europeo d’essere e di pensare. L’unico modo per fare ciò è abbracciare la religione Europea, che fu creata per questo scopo preciso in seguito all’ibridazione delle specie (cominciata circa 100’000 anni fa). La religione Europea è uno strumento per guarire l’Europa, e per ripristinare l’uomo Europeo, nella carne e nello spirito, nel sangue e nella mente. HailaR WôðanaR!
Traduzione a cura di Artuso Fabio