La Raccolta dei Fiori

Della musica.

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Come potrete capire sono stanco di combattere contro questo maremoto d’ignoranza. E’ uno spreco di tempo e di energie. I meritevoli di essere salvati possono salvarsi da soli. Quindi lasciamoli stare. Il resto merita di morire in ogni caso. Non serve a nulla cercare di salvarli.

Farò un passo a lato, mi arrampicherò per quella collina e lì aspetterò finché il maremoto al di sotto distruggerà questa “civiltà” e chiunque si trovi sulla sua strada.

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Nel frattempo mi concentrerò sul mio lavoro con MYFAROG e Burzum, mi godrò la vita con i miei amici e la mia famiglia, e mi preparerò per ciò che sta per arrivare.

Forse un giorno ci incontreremo di nuovo, quando quelli di noi che sopravviveranno ritorneranno, dai nostri sicuri paradisi sulle colline, nelle foreste e tra le montagne. Raccoglieremo le tavolette dorate, dal prato, quelle che gli antichi possedevano, e costruiremo un nuovo mondo migliore – ad immagine del Mondo Antico.

Addio, e buona fortuna a tutti voi. HailaR WôðanaR!

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Traduzione a cura di Marco Prandini

A Proposito del Domani

Post originale di Varg Vikernes

Prima di tutto un po’ di musica per creare l’atmosfera.

Già sappiamo di vivere in un mondo che non sta camminando, ma sta correndo volentierosamente nell’abisso, fatto di beni di consumo ed intrattenimento.

Quindi, come possiamo cavarcela, fare la cosa giusta e sopravvivere – quando la feccia dell’umanità (i.e. la stragrande maggioranza…) salta giù da quello strapiombo e si schianta sulle appuntite rocce al di sotto?

Una delle proprietà più importanti che abbiamo è il nostro sangue. Se tutto il resto fallisce, in realtà non importa fintanto che il nostro sangue rimane intatto. Potreste pensare che io stia parlando di purità razziale, e di sicuro è ciò che sto facendo, ma in realtà mi riferisco principalmente alla qualità individuale dell’uomo. Se il mondo sta andando in malora potresti anche cavartela in ogni caso, se possiedi una mente acuta ed una buona salute – ed un altrettanto salutare compagno che potrà generare o dare alla luce dei figli altrettanto in salute.

Una buona salute si ottiene con:

I. Non prendere alcun vaccino. Servono solo ad abbassare il tuo sistema immunitario e ti lasciano guastato.

II. Non mangiare cibi che hanno conservanti, coloranti a base di alluminio o che presentano altri veleni. Per quanto ti sia possibile, compra il cibo direttamente dal produttore – e compra solo presso delle piccole fattorie ecologiche. Non mangiare mai cibo prodotto industrialmente.

III. Usa il tuo corpo secondo la volontà della natura. Non fare sollevamento pesi: piuttosto lavora e cammina molto. Se desideri allenarti usa il tuo corpo come peso: flessioni, trazioni, squat, etc.

IV. Non circondarti di troppi oggetti in plastica o mura pitturate. Inquinano l’aria che respiri…

V. Vivi in una casa di legno massiccio o pietre naturali. La colla (che si trova in molti altri materiali) inquina l’aria che respiri…

VI. Vivi in un ambiente rurale dove non vengano usato troppi pesticidi.

VII. Vivi una vita semplice, con il minor numero possibile di “migliorie” moderne.

Una mente acuta si ottiene con:

I. Stai alla larga dalla scuola e spegni la TV (meglio ancora: buttala in un bidone della spazzatura, che è dove appartiene). Ignora qualsiasi cosa il governo ti dica di fare, o meglio: fai l’opposto! Non sono più nostri amici.

II. Stai alla larga dalle università. Sono campi di indottrinamento progettati per rimuovere l’ultimo briciolo di resistenza che potresti avere nei confronti delle loro bugie, dopo tutto quel tempo trascorso a scuola.

III. Leggi degli Stoici, ed impara a comprendere lo Stoicismo.

IV. Scegli sempre la strada più difficile per raggiungere un obbiettivo: imparerai di più così facendo.

V. Vivi in un posto in cui puoi vedere le stelle la notte.

VI. Sii autodidatta quando puoi (e puoi farlo per la maggior parte del tempo!).

VII. Conosci il tuo genere (sessuale – NdT) e non cercare di essere ciò che non sei (e tutte/i le/i femministe/i dovrebbero leggere questo consiglio almento un paio di volte…)

Come ottenere dei figli degni della vita:

I. Trovati un/a compagno/a che ti assomigli (i.e. che sia della stessa sotto-specie).

II. Trovati un/a compagno/a che abbia dei denti naturalmente (!) in buone condizioni, una pelle naturalmente bella, e dei capelli naturalmente belli. I denti, la pelle ed i capelli dicono molto sulla saluta generale di una persona e quindi anche del suo corredo genetico.

III. Trovati una moglie che non prenda la pillola:  la pillola rovina la sua abilità di comunicare se sei un buon compagno per lei o meno (i.e. una buona accoppiata geneticamente parlando). Le donne sotto l’effetto della pillola sono sostanzialmente come dei pipistrelli privi del loro radar. Non hanno alcuna idea (di chi scegliere come compagno – NdT) e più volte si “imbattono” con chiunque… (*yuk*) Se sei una donna smetti di prendere la pillola il prima possibile – e se non lo fai, significa che appartieni alla folla di gente che corre verso il baratro!

IV. Trovati un/a compagno/a che abbia un buon odore naturale. Se così fosse, significa che siete una buona coppia (dal punto di vista genetico). NB! Ciò non funziona per le donne sotto l’effetto della pillola o che utilizzano simili prevenzioni. Vedi il punto III.

V. Se sei uomo, trovati una bella femminile moglie, se sei una donna, trovati un uomo mascolino, coraggioso e forte.

Avrei potuto aggiungere dell’altro alla lista, ma penso di aver ben reso l’idea.

Adesso, mentre stiamo parlando, la maggior parte dell’umanità sta andando in malora, ok, lasciateli stare… solo assicuratevi che voi non li seguiate. Qualunque cosa il resto dell’umanità faccia non ha affatto importanza. Lasciateli stare. Se vogliono vivere nella fogna, in anguste gabbie con tutti i tipi di creature, allora va bene: lasciateli stare. Assicuratevi solo di non fare la stessa cosa! Dovete solo assicurarvi di non esporvi alla stessa cosa! Se vogliono degradare se stessi e trasformare il loro genere in deboli esseri sub-umani, bene: lasciateli stare! Assicuratevi soltanto di fare l’opposto! Se vogliono diventare o rimanere del bestiame umano, bene: lasciateli stare! Assicuratevi soltanto di non diventarlo (o rimanerlo) anche voi.

Il Futuro della Maggioranza Europea:

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PS. Non preoccupatevi, non sopravviveranno all’incombente collasso della civiltà. Aspettatevi di trovare le loro ossa impilate tra le rovine, quelle che una volta erano città…

La sporcizia del nostro mondo ci travolgerà come un’onda di un maremoto, e possiamo combatterla se vogliamo, ma se lo facessimo perderemmo. L’onda semplicemente ci spezzerebbe, ci schiaccerebbe e ci distruggerebbe, prima di portare con sè i nostri corpi senza vita nel biblico e vasto mare della degenerazione, da dove è venuto. Invece, dovremmo semplicemente spostarci e lasciare che travolga chi non fa altrettanto. Dovremmo invece salire su in collina, e starcene lì finché tutto non sarà finito. Rimarrano soltanto delle rovine lì sotto, e devastazione causata dall’impatto dell’onda, e allora? Abbiamo il nostro sangue Europeo intatto e possiamo ricominciare da capo in ogni momento. Nessun problema. Non verserò una lacrima per questa Sodoma moderna. Il mondo sarà un posto migliore quando cadrà. *spit*

HailaR WôðanaR!

Il Futuro della Minoranza Europea (i.e. i Sopravvissuti all’incombente Collasso della Civiltà)!2-romes-enemies-ii-gallic-and-british-celts1-preview

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Traduzione a cura di Marco Prandini

A Proposito Della Morte

E’ difficile liberarsi da della musica. Ti segue per un certo periodo di tempo.

Le foglie stanno cadendo dagli alberi. Il vento sta soffiando. La pioggia sta cadendo. La Madre Terra sta morendo… di nuovo.

Questo accade ogni anno, lo sappiamo. Anche i nostri antenati lo sapevano. Accade al giorno – quando la notte diventa il sorgere del Sole, giorno, e poi tramonto. Accade alla Luna – con l’eclisse lunare che si trasforma in Luna crescente, poi Luna piena ed infine Luna calante. Accade al mese – con la prima settimana comincia la settimana della reincarnazione, la seconda settimana è quella della nascita, la terza quella della vita e della morte. Accade all’anno – l’Inverno è la stagione della reincarnazione, la Primavera quella della rinascita, l’Estate quella della vita e l’Autunno quella della morte. Accade anche all’uomo – l’uomo che è un elfo (i.e. un bianco spirito del nobile defunto) nel reame della morte (il tumulo sepolcrale), che nasce, che vive e che muore di nuovo.

Tutte le potenze dell’universo affrontano questo processo, alcune più velocemente di altre, alcune in scala più grande rispetto alle altre, certamente, ma tutte quante lo fanno. Anche i pianeti. Anche il sistema solare e le galassie. Tutte quante, hanno una vita.

Così, questo accade anche a tutte le divinità Europee. Vengono rinnovate e ritornano migliori di quanto fossero prima di morire: così come vivono, deperiscono e successivamente muoiono – proprio come l’uomo. Solo ciò che è buono ritorna, ma questo buono viene corrotto col tempo e deve quindi essere rinnovato. Più e più volte.

Non c’è una fine a tutto ciò. E nemmeno un inizio. Nessuna “creazione” e nessun “Armageddon”. E’ così da sempre e sarà sempre così. Il Ragnarok è solo un rinnovamento di tutto il bene che c’è nel nostro mondo. Viviamo eternamente, ed il “tempo” è solo un’illusione: una forma che ha l’uomo per comprendere questa eternità.

Quando Madre Terra muore l’uomo può raccogliere: per esempio, funghi commestibili cominciano a crescere sul terreno marciscente della foresta, e le castagne cadono dai castagni. La morte di un’entità è sempre la vita di un’altra.

Io sono un uomo, intrappolato in quest’eternità, incapace di vederla nella sua complessità, così mi avventuro nella foresta morente e raccolgo, cosìda poter mangiare e quindi continuare a vivere per un po’ di tempo. Forse, ad un certo punto, capirò all’improvviso il motivo per cui sono qui, trovando un significato al tutto. Forse accadrà quando morirò – e per tanto sceglierò di ritornare nuovamente alla vita. Di nuovo, e di nuovo, e di nuovo.

Forse la scintilla che è in me, che mi dona la vita, diventa più forte man mano che vivo, e nutre le divinità quando muoio.

HailaR Erþô! HailaR WôðanaR!

Il raccolto di castagne dopo un quarto d’ora di raccolta nella foresta a circa 50 metri dalla nostra proprietà:

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Traduzione a cura di Marco Prandini

Il Ritorno dell’Uomo

Post originale di Varg Vikernes

L’uomo moderno è una creatura spezzata, una creatura addomesticata non migliore rispetto al bestiame, ed il mescolamento di specie è ciò che l’ha causato – come spiegato qui, qui e qui. Ha avuto inizio molto tempo fa, e continua ad accadere mentre noi parliamo, e probabilmente andrà avanti per ancora un po’ di tempo prima che l’uomo moderno scompaia.

Il genere umano tuttavia ha ancora qualità, individui degni di vivere, forti nella mente e nel cuore, nelle membra e nelle ossa. Essi fuggono alla domesticazione umana, provano repulsione per questa e muovono passi per liberarsi dalla gabbia in cui vivono. Essi capiscono che il nostro moderno stile di vita – con l’addomesticazione di uomini ed animali – è distruttivo e cercano di trovare delle alternative.

Essi non si aggrappano al sogno utopico secondo cui tutti i nostri problemi saranno risolti nel futuro da un’ulteriore “progresso” nella tecnologia e nella scienza, da parte di qualche deus ex machina. Il “progresso” sta in effetti soltando addomesticandoci di più, e di conseguenza sta solo accelerando il declino dell’uomo (come può essere visto chiaramente negli ultimi cento anni o giù di lì). Invece gli uomini buoni accettano la realtà e sanno che gli dei devono scegliere i migliori tra l’umanità, per così dire, e lasciare che il resto vada incontro alla morte ed all’oscurità. Quei pochi prescelti devono essere preservati per ciò che verrà dopo il grande diluvio – che dovrà giungere e che Madre Natura porterà con se stessa.

Il vero “dio dalla macchina” è l’uomo che siede e scopre come può sopravvivere al grande diluvio, e tornare allo stile di vita dei più antichi. Egli inoltre capirà che tutta la tecnologia con cui ci circondiamo, che ci rende la vita così facile, ci sta soltanto rendendo più deboli, stupidi ed inutili, e deve anch’essa cadere nell’oblio. E restarci.

Un po’ di musica prima di continuare:

Quando un uomo nel nuovo mondo cerca di rendere qualcosa più facile non gli sarà consentito. La vita è per il forte ed il capace, il sano (bellissimo) e l’armonioso, non per i pigri smidollati che cercano sempre di prendere i percorsi più brevi per i loro obiettivi. L’uomo diventerà nuovamente migliore, lentamente dapprima, e poi più celermente, finchè non sarà forte, capace, bellissimo ed armonioso com’era un tempo, nei secoli ormai dimenticati. Finchè non sarà ciò che può e che deve essere. HailaR MannR! HailaR WôðanaR!

Traduzione a cura di Andrea Calistro

La Caduta dell’Uomo, parte III

Post originale di Varg Vikernes 

Gli animali addomesticati erano creature spezzate, come spiegato qui, ma l’agricoltura ebbe un effetto interessante anche sull’uomo: l’uomo, addomesticando gli animali, divenne a sua volta addomesticato. Gli esseri umani moderni sono costretti a vivere in un’ambiente innaturale, in “gabbie” cittadine, dove l’uomo ha dovuto inventare fognature solo per sbarazzarsi dell’accumulo di escrementi umani causati dal suo innaturale stile di vita. L’uomo odierno è diventato così addomesticato che gli adulti non crescono più i loro figli, invece preferiscono farli “addestrare” per i loro futuri compiti da schiavi negli asili, nelle scuole, nelle università, dalla TV, dalla radio e da altri “intrattenimenti” e via discorrendo – proprio come noi addestriamo gli animali per determinati compiti. La loro prole è vaccinata e privata a tutti gli effetti della maggior parte del proprio tempo per essere ulteriormente addomesticata. “Addestrati” come noi addestriamo i cani, solo per compiti più complessi.

L’uomo è stato intrappolato in questo circolo vizioso sin dall’introduzione dell’agricoltura, ed a meno che l’uomo non riesca a liberarsi da questo non ci sarà altra fine se non la fine dell’uomo in se. Proprio come gli animali che addomestichiamo, anche noi diveniamo (Sempre più) spezzati ed incapaci di sopravvivere da soli, per poi semplicemente estinguerci…la qualità del genere umano è già drammaticamente diminuita durante gli anni, e ad un certo punto saremo così deboli che non potremmo sopravvivere senza medicine, iniezioni di vitamine e quant’altro, e quando un giorno succederà qualcosa che non sarebbe dovuto accadere, ad esempio l’esaurimento delle medicine o l’impossibilità di farle arrivare dove dovrebbero, quella sarà la fine del genere umano.

Imbastardito, disabile, handicappato, debole, stupido e fragile dunque l’uomo sparirà dalla faccia della terra.

(Che liberazione…)

Traduzione a cura di Andrea Calistro

La Caduta dell’Uomo, parte II

Post originale di Varg Vikernes

Circa 10.000 anni fa l’uomo ha cominciato a coltivare anche la terra. Il genere umano all’improvviso divenne più numeroso, e probabilmente per la prima volta nella storia dell’uomo carestia, tirannia, schiavitù e malnutrizione divennero realtà. Carestia poichè di volta in volta le colture non davano frutti. Tirannia poichè colui che  possedeva la terra e decideva chi doveva mangiare e chi no*. Schiavitù poichè i tiranni potevano fare uso degli uomini come “bestiame” da lavoro. Malnutrizione poichè l’uomo sedentario aveva una dieta meno variegata.

*La parola “Lord” (“l[ev]ord”, dal Novegese hleif-vörðr, dal proto-Nordico hlaiba-wardaR, dal PIO klaiba-wardas) in antichità significava “guardiano del pane”.

Ma perchè essi cominciarono a coltivare la terra?

Perchè era più facile e meno stancante del raccogliere bacche ed altri alimenti commestibili?

Beh, la diffusione dell’agricultura in Europa non fu dovuta ad un “progresso” portato dal pigro e debole uomo imbastardito – come nel caso nell’addomesticazione degli animali. L’Europeo sapeva bene come coltivare la terra 10.000 anni fa, ma lo faceva esclusivamente quando era necessario, e solitamente era necssario quando non c’era spazio per una vita da cacciatore-raccoglitore. L’addomesticazione degli animali ha causato un’esplosione nella popolazione umana, e quando questa ebbe luogo costrinse sempre più Europei all’addomesticazione ed all’agricoltura per poter sopravvivere. Anche se questi erano abbastanza intelligenti da notare gli effetti che ciò portava non avevano più scelta: dovevano abbandonare il loro stile di vita armonioso e salutare da cacciatori e raccoglitori in favore dell’agricoltura. C’erano troppi esseri umani sin da allora…

Traduzione a cura di Andrea Calistro

La Caduta dell’Uomo, parte I

Post originale di Varg Vikernes

Lasciatemi fantasticare con questa musica per un po’…

Circa 12mila anni fa, l’uomo cominciò ad addomesticare gli animali. Tutto a un tratto, l’umanità divenne più numerosa, e probabilmente per la prima volta nella storia cominciarono a diffondersi delle malattie da animale a uomo. La domesticazione creò una nuova ed innaturale relazione tra l’animale e l’uomo.

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In questa situazione, anche gli animali cambiarono. Come affermato qui, creature di specie o sotto-specie diverse in natura non si mischiano, se hanno una scelta, a causa delle loro differenze genetiche, ma anche a causa dei loro diversi stili di vita e delle loro locazioni geografiche. Gli animali addomesticati vennero forzati a procreare con animali con cui, altrimenti, non avrebbero procreato, perché hanno dovuto o perché sono stati forzati dall’uomo, che volle promuovere certe qualità nei suoi animali.

Col tempo, le creature addomesticate si guastarono, divennero incapaci di sopravvivere per conto proprio, e perciò completamente dipendenti dai loro padroni umani, spesso anche per la sola sopravvivenza. Per esempio, oggi le mucche da latte producono molto latte, ma presto moriranno per infezione ai capezzoli (o tettarelle – NdT) qualora non venissero munte ogni singolo giorno – perché producono troppo.

Ma perché cominciarono ad addomesticare gli animali?

Perché era più semplice e meno estenuante rispetto al cacciare animali selvaggi.

Ma perché l’uomo volle d’improvviso intraprendere un sentiero più semplice circa 12mila anni fa? Non era meno intelligente nemmeno 400mila anni fa, quindi perché un tale sviluppo a questo punto?

Perché l’uomo nativo Europeo, il Neanderthal, finì per mischiarsi un po’ con gli Africani, gli Homo Sapiens, e gli effetti negativi di tale mescolamento furono molti: perdita di velocità e massa muscolare, indebolimento dello scheletro e diminuzione di intelligenza. Cacciare divenne più difficoltoso per il “nuovo” e mischiato Europeo (il Cro-Magnon). Inoltre, questo “nuovo” Europeo era meno intelligente di quello vecchio, quindi non capì che l’addomesticamento degli animali potesse avere tali effetti negativi.

Oggi abbiamo anche il “progresso”, perché siamo intelligenti. Quindi, per esempio, abbiamo inventato i pesticidi, e grazie ad essi ci siamo disfati di molti problemi che avevamo in merito all’agricoltura. Oggi tuttavia cerchiamo di ridurre l’uso di tali pesticidi, perché capiamo che fanno più male che bene. Dico questo per farvi capire che se fossimo stati più intelligenti di quanto lo siamo oggi, probabilmente non avremmo inventato i pesticidi, o non gli avremmo usati, perché avremmo capito che farlo non era affatto un qualcosa di buono. Il Neanderthal potrebbe non aver addomesticato gli animali perché era sufficientemente intelligente da capire che farlo non sarebbe stato molto saggio. Il Neanderthal mischiato pensò che non fosse poi così saggio…

Quindi la razza umana mischiata che col tempo divenne sempre più stupida finì per pensare che fosse una buona idea quella di addomesticare gli animali, e fu così stupida che alla fine pensò che fosse una buona idea, circa 12mila anni fa.

Quindi, perché il Neanderthal fu stupido al punto di mischiarsi con l’Homo Sapiens? Non lo sappiamo, ma la spiegazione più probabile a ciò è semplicemente la pietà. I Neanderthal più forti e più intelligenti sconfissero le tribù di Homo Sapiens attaccandoli in Africa, ma erano dei buoni di cuore, così come lo sono ancora gli Europei, quindi non poterono uccidere i bambini Africani, o lasciarli lì a morire, quando ammazzarono o cacciarono via gli Africani adulti. Così adottarono questi bambini, probabilmente sapendo che non era poi una grande idea, ed ogni tanto alcuni di questi bambini adottati crebbero e gli fu concesso di procreare con dei Neanderthal. La prole femminile che si generò era fertile… (com’è spesso il caso che si verifica quando due diverse specie si incrociano). Nel corso di 120mila anni di conflitto in Africa, tra il Neanderthal e l’Homo Sapiens, del sangue di Homo Sapiens si mischiò all’interno di tribù Europee, che portarono con sè questo DNA femminile Africano in Europa una volta che l’Era Glaciale era terminata. E a causa di ciò, noi – Europei – abbiamo in media uno 0,3% di DNA puramente Africano.

L’incrocio tra specie o addirittura sotto-specie non è mai una buona idea. Ha lasciato molto della specie Europea se non guastata quantomento drammaticamente ridotta in qualità, e col tempo tale riduzione in qualità si diffuse per tutta Europa.

Gli ultimi a cadere in questo declino razziale furono le tribù dell’Europa del Nord e dell’Est, semplicemente perché vivevano il più lontano possibile dalla fonte del problema: il collegamento di terra tra Asia e Africa…

Traduzione a cura di Marco Prandini

 

Nel Mare… per poi ritornare?

Prima di tutto, la musica appropriata.

Il Sole è tutto per noi. Non possiamo esistere senza. Si alza ad Est ogni giorno e viaggia attraverso il firmamento verso l’Ovest, dove si posa nel mare.

Lungo la cosa Occidentale della Scandinavia si usava costruire degli insediamenti in luoghi dove fosse possibile osservare il Sole che sorgeva ad Est sopra la cima di una montagna. Queste montagne venivano considerate sacre e portavano nomi come Solberg, Solbjørg o altri nomi simili che significano “Montagna del Sole”. Tali insediamenti venivano inoltre costruiti in prossimità di laghi o fiumi, con dei nomi collegati alle divinità Lunari, così come *Skanþan (No. Skaði). *Skanþan era un dio Lunare delle montagne e dei fiumi montani, era naturale quindi che egli fosse sposato alla dea del mare, *NerþuR. L’acqua dei fiumi sfocia nel mare, dopo tutto. Sono tuttuno.

*Sôwili e *Manan, il Sole e la Luna, apparivano sempre insieme, come una coppia naturale. Insieme, costituivano i palmi del Dio Del Cielo, *TîwaR. Insieme inoltre costituivano gli occhi di *WôðanaR, rendendolo in tal modo come l’aspetto del Dio Del Cielo connesso sia al reame dei viventi che a quello dei morti. Egli ha un occhio sul Cielo ed un occhio nel reame della morte. Egli conosce quindi le rune (i.e. i segreti), dei morti e dei viventi.

Le nostre menti vedono nel nostro mondo dei viventi, ma anche nel reame della morte. Ci ricordiamo della morte ogni giorno, e soffriamo della nostra ‘piccola morte’ ogni notte, quando andiamo a dormire, e ci chiediamo perché un giorno dovrà finire per sempre. Alcuni non ne vedono l’ora. Altri cercano di non pensarci. Alcuni ne hanno paura. Altri no.

La morte non mi turba. Ho già fatto e visto abbastanza da poter morire soddisfatto. Temo di più il ritorno alla vita che la morte: quando mi unirò al Sole nel mare della dimenticanza, nel reame della morte, dimenticanto tutto ciò che è stato, cosa vedrò il giorno in cui ritornerò? Mi pentirò del mio ritorno? Raccoglierò tutta la sofferenza e la miseria che abbiamo seminato fino ad oggi?

Così, io cerco di seminare il bene ed il giusto oggi in Europa, ciò che è puro ed illuminato, ciò che è bello e cordiale, ciò che è sano e bello: ciò che è Europeo.

Potrei anche non far mai ritorno, ma non ha importanza: il pensiero del mio eventuale ritorno aiuterà sicuramente quelli che verranno dopo di me, perché mi farà lavorare per il loro futuro, e successivamente svanirò sapendo di aver fatto qualcosa di buono. Cos’altro potremmo aspettarci come ricompensa dalla vita? Cos’altro si potrebbe volere? Quale ricompensa migliore si potrebbe mai chiedere?

Penso che avere una mente Pagana potrebbe farci solo che bene…

HailaR WôðanaR!

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“I grandi alberi crescono dai semi piccoli”

Traduzione a cura di Marco Prandini

SkaturnijaR

Passiamo così tanto di quel tempo davanti ai nostri computer. Lo facciamo per diffondere informazioni, per imparare e, di fatto, per rimanere sani e sentire che stiamo realmente facendo qualcosa che conta.

Ieri il nostro caro Skatyrne ha letto questo post e ne fu ispirato al punto di fare un simile monumento memoriale egli stesso, e – senza indugiare oltre – l’ha fatto oggi, ed è stato sufficientemente gentile ad inviarmene una foto. Grazie molte per ciò che hai fatto, Skatyrne!

Il testo dice, nel più bel linguaggio nel mondo: “In memoria dei milioni di esseri umani che caddero vittima del Comunismo”.

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Si trova in un parco in Svezia, proprio a fianco di un viottolo, dove verrà visto da molti passanti.

Dato che di mio sono un po’ lento, e sto attaccato al mio PC come un pezzo di metallo ad un grosso magnete, devo dire che quando vedo questo lavoro di Skatyrne capisco finalmente quanto sia brillante e mi ispiri a fare qualcosa di simile.

E se molti di noi facessero delle cose del genere? Ogni tanto, quantomeno? Non è illegale. Non è offensivo. Semplicemente ricorda alla gente del fatto che molti furono uccisi sotto il Comunismo. Potremmo fare qualcosa di simile anche per coloro che furono vittime del anche del Cristianesimo, o di altre vili ideologie. Sarebbe una buona cosa da fare in un mondo in cui si ricorda soltato ciò che di malviagio è stato compiuto dagli Europei.

D’ora in poi, ogni qual volta qualcuno faccia un memoriale come quello, per favore fotografatelo ed inviatemelo. Farò del mio meglio per pubblicarlo o in altri modi utilizzare le foto che riceverò, con la speranza che ispireranno altri a fare lo stesso. Assicuratevi di non infrangere nessuna legge nel farlo. Non date al nemico nessuna scusa per affermare che noi siamo dei trasgressori della legge.

HailaR SkaturnijaR! HailaR Leuke! 

Traduzione a cura di Marco Prandini